Nudi e crudi

di Alan Bennett

La nostra recensione

Per la maggior parte dei lettori, la lettura di "Nudi e crudi" è stata davvero divertente. Leggero, esilarante, esaltante e geniale sono stati i commenti più diffusi.
Qualcuno non ha invece apprezzato lo humour inglese che nasconde o meglio fa apparire sotto un'altra luce il senso di amarezza e di profonda solitudine della protagonista.
In realtà si tratta della storia di una coppia come ce ne sono tante, a cui capita qualcosa di assolutamente inaspettato e surreale.
L'ingenuità disarmante di lei, la rigidità anglosassone e la freddezza di lui si dissociano sempre più di fronte all'evento catastrofico che travolge le loro vite.
Lui si attacca alle sue piccole-grandi manie e ossessioni (Mozart) mentre lei prende coscienza di sé e del senso di soffocamento che il superfluo le provocava, e con quella curiosità e determinazione che alcune di noi hanno definito "tipicamente femminili" rinasce a nuova vita.
La morte del marito, lungi dall'essere un evento drammatico, le apre nuove speranze di emozioni e di passioni così a lungo sopite e trascurate.
Alan Bennett ha la capacità di ingrandire i minimi dettagli della vita ordinaria e a volte mediocre dei suoi protagonisti e di farlo grazie a dosi abbondanti di umorismo.

La trama:

Trovarsi la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Ma se spariscono anche la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e l'arrosto che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto. E l'allibita vittima, un avvocato londinese agiato e pedante, ha tutto il diritto di pensare a una beffa del destino, o a una nuova formula di candid camera. Travolti da una realtà truce e idiota, l'avvocato e la sua spenta consorte si trovano ad affrontare un rompicapo di comica suspense, dal quale schizzano fuori colpi di scena turbinosi, mentre il lettore viene guidato verso un'esilarante catarsi di rara crudeltà.