Tempo di imparare - Valeria Parrella

La nostra recensione

Libro molto bello ed intenso, azzeccato il titolo in quanto la protagonista è alla ricerca di spiegazioni e risposte, passa attraverso l'accettazione che infine si trasforma in lotta per i diritti. E quindi il tempo di imparare è prima di tutti suo più che di Arturo che si trova ad affrontare per la prima volta la scuola. Emerge tutta la difficoltà di accettare il figlio e il destino. E' piaciuto per la schiettezza, per la mancanza di pietismo e buonismo che spesso impregnano libri e film sulla disabilità. Apprezzato il modo in cui il tema viene affrontato, la sfida che il libro lancia ai lettori che generalmente non hanno voglia di avvicinarsi a questi drammi. Il romanzo mette in luce l'isolamento e la solitudine di queste famiglie che vivono la mancanza di relazioni con il mondo "normale". Il punto di forza diventa il gruppo di genitori Boh che crea un mondo a parte accettando i limiti, rivendicando per sé e per i propri figli parità di diritti e assicurando al tempo stesso a tutti i componenti quella solidarietà che la società non concede. Opinioni contrastanti invece sulla scrittura: alcuni hanno sottolineato la potenza del linguaggio che trasmette la sofferenza, la paura e la tensione della madre, altri invece hanno commentato negativamente l'eccessiva enfasi, i continui riferimenti mitologici e culturali, la scarsa efficacia nel coinvolgere emotivamente il lettore.