Burkina Faso - Amore nero

Amore nero di Maria Pace Ottieri

Torniamo indietro di ben 40 anni con La #ValigiadelLettore di questa settimana per riscoprire un libro pubblicato nel 1984, opera prima di una giovane scrittrice. È un diario di viaggio quello di Maria Pace Ottieri che ci conduce in Burkina Faso nell’Africa occidentale. Unica donna bianca per molti mesi, immersa nella cultura e nella vita africana, la scrittrice ci porta nel cuore di un continente per molti versi estraneo e distantissimo dal mondo europeo non ancora attraversato dai flussi migratori provenienti dal Mediterraneo. Il suo viaggio avventuroso di villaggio in villaggio si svolge a bordo di un motorino guidato dall’amico batterista Azou. Il libro colpisce il lettore per lo sguardo curioso e ammaliato di una giovane italiana travolta dagli odori e dai colori dell’Africa e alle prese con il tempo dilatato del luogo, che le consente di riflettere e annotare ogni minimo dettaglio. La scoperta di un altro stile di vita dà modo alla Ottieri di apprezzare i piccoli piaceri che in Italia dava per scontati come un’aranciata o un bagno. Allo stesso tempo le risulta difficile entrare davvero in contatto con un popolo la cui vita è fatta di niente ma che tuttavia non conosce la noia, tanto è impegnato a vivere. L’approccio della Ottieri è quello del viandante affascinato, desideroso di scoprire l’Altro. Negli anni ’80 questo tema era del tutto nuovo e a molti anni di distanza questo libro – ripubblicato di recente - ci cattura per la sua naturalezza e genuinità. Partiamo per il Burkina Faso con un djembe, il classico tamburo dell’Africa Occidentale, per immergerci nell’atmosfera e nei suoni di questo Paese.