Kurdistan - Papaveri di fuoco

Papaveri di fuoco di Gian Sardar

Cari lettori della #ValigiadelLettore, il viaggio letterario di questa settimana ci porta in Kurdistan, un vasto altopiano situato tra Turchia, Siria, Iraq e Iran.
È da questa terra bellissima e tormentata che arriva Delan: ciglia nere sulle guance pallide, capelli scuri, selvaggi e lunghi, una cicatrice sull’occhio a forma di antica penna d’oca.

Delan, un giovane indomito e rumoroso, assomiglia in tutto e per tutto al luogo in cui è nato.
Quando Olivia lo vede per la prima volta, seduta dietro la scrivania della redazione del giornale per il quale lavora a Los Angeles, sa di aver trovato quello che cercava: un amore totale e folle, capace di travolgerla con la forza di una tempesta.
Ma non è solo il suo aspetto fisico e il carattere passionale ad affascinarla. Olivia sa che un giorno catturerà con le sue fotografie dei momenti di importanza storica e che quelle immagini faranno il giro del mondo.
L’occasione che tanto aspettava si presenta quando Delan decide di tornare in Kurdistan per visitare il suo paese natale. Olivia è elettrizzata all’idea di accompagnarlo in questo viaggio ma ben presto si rende conto di quanto poco conosca riguardo la sua destinazione.

Sono gli anni Settanta e la situazione politica nel Kurdistan iracheno è particolarmente tesa.
Al suo arrivo Olivia scopre un paese splendido, un concentrato di visioni e profumi inebrianti, abitato da un popolo capace di atti di inattesa grazia e gentilezza ma, al tempo stesso, anche un luogo dominato dalla guerra e dalla diffidenza, in cui un piccolo gesto può fare la differenza tra la vita e la morte.

Di certo non può mancare nella nostra valigia, come in quella di Olivia, una macchina fotografica (vintage ovviamente). È attraverso questa lente che la giovane reporter realizzerà il suo destino: quello di scattare una foto storica e sconvolgente che cambierà per sempre la sua vita.