Belgio - Primo sangue

Primo sangue di Amélie Nothomb

La #ValigiadelLettore di questa settimana ci porta in Belgio e precisamente nel Castello di Pont d’Oye, dove il piccolo Patrick viene condotto a 6 anni per essere affidato ai nonni paterni, una delle famiglie più influenti del Paese. Orfano di padre, con una madre troppo dedita alla vita mondana, il bambino ha bisogno di un’educazione più rigorosa e di stare con i suoi coetanei. Dai Nothomb però sopravvivere all’infanzia è davvero un’impresa! Con un Nonno stravagante poeta e uno stuolo di bambini pronti a bullizzare il nuovo arrivato, Patrick dovrà imparare a cavarsela, tra il gelo delle notti invernali nella soffitta del castello dove il riscaldamento è un lusso e la fame perenne, perché a tavola prima si servono gli adulti e poi i bambini dal più grande al più piccolo. Eppure, nonostante le difficoltà, quelle vacanze reiterate negli anni allo Chateau rimarranno un ricordo tra i più felici, fino all’adolescenza e alla difficile scelta del corso di studi e della futura carriera.

Con leggerezza ed ironia Amélie Nothomb racconta la fanciullezza del padre fino alla giovinezza, agli studi di Giurisprudenza, al matrimonio contrastato dall’aristocratico Nonno e al primo incarico come Ambasciatore in Congo. Persino quando verrà preso in ostaggio per 4 mesi dai ribelli, Patrick non si perderà d’animo dimostrando che l’esperienza tra i barbari e selvaggi parenti l’hanno ben temprato!

Mettiamo in valigia, così come faceva il nostro protagonista quando partiva per lo Chateau, un pacchetto di biscotti da tenere di scorta ed evitare così i morsi della fame.