Notturno islandese di Ragnar Jónasson

Buongiorno e bentornati, cari appassionati della nostra #ValigiadelLettore. Questo mercoledì tenetevi pronti a partire alla volta del fiordo del Nord dell’Islanda, con un avvertimento ben in mente: l’idillio del paesaggio artico è solo un’illusione.

Nel gelo della notte polare, alle porte dell'inverno artico che avanza con i suoi due lunghi mesi di buio ininterrotto, il nuovo ispettore capo della polizia di Siglufjördur, Herjólfur, viene ucciso a sangue freddo in una casa abbandonata appena fuori città.

La morte di un poliziotto è una faccenda delicata, soprattutto considerando che, in quel piccolo centro di pescatori solo in apparenza tranquillo, in tanti sembrano avere qualcosa da nascondere. Le indagini, per la mancanza di indizi chiari, risultano difficoltose e sorgono spontanee alcune domande: per quale motivo l’uomo si trovava lì a quell'ora? Perché sostava in un luogo in cui circolano storie ambigue relative a crimini, antichi e nuovi?

Passo dopo passo, indizio dopo indizio, l'inchiesta si trova a fronteggiare la politica locale e a scontrarsi con i boss del posto, che portano avanti i loro equivoci affari col tacito consenso di tutti. Viene alla luce anche una scia di illegalità e di violenza che pervade l'intero paese, da sud a nord, nei giorni d’oggi come in passato; e, proprio mentre il sole si prepara a sparire dietro le montagne per i due lunghi mesi invernali, la comunità di Siglufjördur sente di aver perso la calma e la tranquillità per un tempo molto lungo.

Se siete appassionati di crime, o se volete mettervi alla prova con un genere nuovo rispetto alle vostre letture abituali, “Notturno islandese” è il romanzo che fa al caso vostro: non a caso Jónasson è considerato il miglior autore di gialli nordici.

PS: non scordate di mettere in valigia una sciarpa pesante: potrebbe essere utile per proteggervi dal freddo incombente nel corso delle indagini!

Ci vediamo il prossimo mercoledì con il nuovo appuntamento della #ValigiadelLettore