Stoccolma - La clausola del padre

La clausola del padre di Jonas Hassen Khemiri

La #ValigiadelLettore questa settimana ci porta a Stoccolma, dove ogni sei mesi un nonno che è anche un papà torna nel Paese che non ha mai lasciato del tutto. Torna perché qui ci sono i figli – che ha abbandonato anni prima – e ora anche i nipoti. Torna perché non vuole perdere la cittadinanza e i legami famigliari, pur vivendo altrove. Ogni suo ritorno dura esattamente 10 giorni in cui è il figlio ad occuparsi di lui, ospitandolo nello studio che ora non utilizza più perché fa il padre a tempo pieno mentre la moglie lavora e si dedica alla carriera. Sono giorni difficili, segnati soprattutto da conflitti mai risolti e bisogni inespressi, ma anche dall’amore che comunque emerge, sebbene con toni bruschi o parole non dette.

Il nonno che è anche un papà conta i giorni che lo separano alla nuova partenza e nel frattempo osserva i suoi figli adulti e genitori essi stessi alle prese con la quotidianità della famiglia, tra pannolini da cambiare, spese da fare, notti insonni e cellulari che suonano in continuazione.

Un romanzo che mette in luce in modo schietto e senza fronzoli la quotidianità famigliare, il difficile equilibrio di coppia quando arriva lo tsunami dei figli, il tempo che non basta mai per conciliare tutti gli impegni e riuscire a gestire il lavoro, la casa, ma anche la relazione che altrimenti si sbriciola, si frantuma per la difficoltà di comunicare, per la stanchezza, per il rimpianto.

Un’analisi lucida del passaggio generazionale, del diventare padri e madri perdonando gli errori dei propri genitori oppure criticandoli aspramente.

Non ci sono nomi propri in questo libro, ma ruoli famigliari impersonati dai pochi protagonisti, facilitando così l’immedesimazione di ciascun lettore ora nell’uno ora nell’altro ruolo.

Da leggere tutto d’un fiato per la capacità di far riflettere e di mettere davanti a ciascuno di noi, come in uno specchio, i comportamenti di una famiglia “normale”.

Portiamo con noi qualche oggetto utile ad entrare in sintonia con un nonno e con un papà che nonostante tutto sanno prendersi cura dei più piccoli, con delle risorse che non credevano di possedere.