Angela Davis di Mariapaola Pesce

“Ogni volta che accettiamo una singola ingiustizia consegniamo un pezzo della nostra dignità a chi con il razzismo ci ha sempre tenuti divisi e segregati. Non possiamo fare eccezioni o distinzioni: dobbiamo chiedere a voce alta quello che ci spetta. Dobbiamo sconfiggere il razzismo come metodo di repressione.”

Mette subito le cose in chiaro Mariapaola Pesce, l’autrice di questo graphic novel, inserendo questa bellissima citazione a grandi caratteri già nella copertina, con al centro un pugno chiuso e il volto di Angela Davis con la sua inconfondibile capigliatura.

Mariapaola Pesce e Mel Zohar con questo fumetto ci portano negli Stati Uniti degli anni ’70 a conoscere Angela Davis, una delle figure più carismatiche del movimento americano per la difesa e la promozione dei diritti civili.

Il fumetto comincia con Angela in prigione, nella California del 1971, una detenzione ingiusta da cui sarà totalmente scagionata.

Proprio da quelle quattro mura, e dal processo che ne conseguirà, scriverà alcune fra le pagine più famose della lotta per i diritti civili e per i diritti delle donne.

Ma facciamo un passo indietro, nel 1967, quando Angela Davis arriva all’università di San Diego e si unisce ad altri ragazzi desiderosi di cambiare la società. Fin da giovanissima Angela è sensibile alle disuguaglianze e fermamente convinta dell’importanza del collettivo sul singolo.

Dopo aver studiato in Massachusetts, Francia e Germania, decide di tornare negli Stati Uniti.

Qui diventerà leader del movimento per i diritti civili e del Partito Comunista, farà parte del gruppo del Black Panters Party e del SNCC.

Sullo sfondo la morte di Martin Luther King, il razzismo, la violenza della polizia, il Ku Klux Klan ma anche l’università, il desiderio di comunità e la voglia di cambiare il mondo.

Non solo lotterà per i diritti civili degli afroamericani ma anche per i diritti delle donne e, all’interno degli stessi movimenti, dovrà scontrarsi con gli uomini che fanno difficoltà ad accettare come leader una donna. “Il ruolo della donna è quello di ispirare l’uomo e allevare figli, non comandare!

Angela Davis” (Becco Giallo editore) è a tutti gli effetti una biografia, consigliatissima a chi vuole saperne di più su questa figura fondamentale del secolo scorso. 

Le illustrazioni di Mel Zohar sono molto efficaci e chiare: un tratto semplice e deciso con l’utilizzo di colori caldi, che si adatta perfettamente al genere “biografia”. 

Per lo sviluppo della storia infatti non sono necessarie tavole piene di dettagli che risulterebbero confusionarie e fuorvianti.
Qui la protagonista è Angela Davis, rappresentata iconicamente con una grande palla al posto dei capelli, e poi l’ambientazione negli anni 60-70 che trova spazio fra occhiali a goccia, minigonne e stivali.

Un graphic novel che spesso vi farà rabbia e voglia di giustizia e che consigliamo a tutti, come consigliamo, a chi interessato, la lettura del libro “Autobiografia di una rivoluzionaria” edito da Minimum Fax.