Romance Killer di Doha

Quest'oggi vi facciamo conoscere un fumetto molto particolare.

Stiamo parlando di “Romance Killer” (Planeta DeAgostini) di Gang Seong-su, in arte Doha.

Vediamo perché particolare.

Innanzitutto il formato: quasi 900 pagine a colori su una bellissima carta patinata, fanno di Romance Killer un fumetto di grande impatto visivo (e di un peso non indifferente...).

In secondo luogo stiamo parlando di un manhwa, il nome dato ai fumetti coreani così come il termine manga indica quelli giapponesi e manhua quelli cinesi. Si legge quindi “all'occidentale” cioè orizzontalmente da sinistra a destra perché l'alfabeto coreano si scrive così (a differenza dei manga che si leggono da destra a sinistra).

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E infine per lo stile: i disegni sono tutti fatti in digitale (infatti questo fumetto nasce per la pubblicazione sul web e solo successivamente si è deciso di portarlo su carta) e l'impaginazione a volte si distacca dal classico graphic novel per prendere spunto dalle sceneggiature cinematografiche.

Ma veniamo a noi e a “Romance Killer”.

È la storia di un sicario che non riesce a uccidere una donna, se ne innamora e decide di vivere con lei abbandonando la malavita.

Sette anni dopo è un uomo nella classica crisi di mezza età, annoiato e non più innamorato della moglie.

"Così ho infranto le mie regole e rinunciato al mio lavoro per ricevere in cambio... mia moglie. 
Ho ottenuto la libertà di godermi una boccata d'aria fresca all'aperto. La libertà di vivere come gli altri. E la libertà di essere imprigionato...come gli altri.
La mia LIBERTÀ.
"

Sarà l'incontro con Mi-Woo, amica diciottenne della figliastra a cambiare la sua vita.

Da qui comincia la seconda parte del fumetto, se fin qui la storia si dipanava lenta e legata al dramma esistenziale del protagonista, da qui in avanti la storia cresce in tensione con numerosi colpi di scena.