La prima neve

di Elham Asadi e Sylvie Bello

Buongiorno amici lettori!
Che dire, il detto “aprile non ti scoprire” sembra averci azzeccato in questi giorni! 

Già ci pensavamo a fare le temute pulizie di primavera e i cambi d’armadio, che, ecco, il freddo è tornato a bussare alle nostre porte!
Sarà forse uno scherzetto di Naneh Sarma?

Come dite? Non sapete chi sia questa meravigliosa donna dalla chioma lunga e folta che ama spazzolare i suoi amati capelli tutte le sere? Ma è la donna dell’inverno!

L’ultima novità di TopipittoriLa prima neve” ci fa conoscere un’antica leggenda del folklore iraniano che narra come ogni anno Naneh Sarma, la signora che vive in cielo oltre le nuvole, attende l’arrivo di Norooz. Infatti Naneh Sarma sogna il giorno in cui Norooz, l’uomo di cui spesso ha sentito parlare ma che non ha mai avuto il piacere di incontrare personalmente, la porterà via con sé. 

Perché Naneh Sarma, anche se di lui sa solo che è un uomo bello e forte, più rigoglioso della foresta, che fa ridere come il solletico di una piuma sottile e che, tutti gli anni, arriva alle nostre porte sempre nello stesso giorno, il 21 marzo, ne è già innamorata.

Nell’attesa e nell’euforia di poterlo finalmente incontrare ed amare, Naneh Sarma fa grandi pulizie in casa, senza accorgersi che la grande polvere che così solleva arriva agli uomini e che questi la chiamano pioggia e che le perle della sua preziosa collana, nella fretta di spolverare, si staccano e cadendo formano quella che gli uomini iniziano a chiamare grandine

Dal canto suo anche Norooz sogna Naneh Sarma, la donna di cui tanto ha sentito parlare ma quando finalmente arriva da lei, il 21 marzo, la trova immersa in un sonno profondo.

Addolorato all’idea di svegliarla da quello che sembra un riposo beato e pacifico, Norooz si limita a baciare delicatamente la sua amata sulla guancia e a lasciarle in dono una bellissima rosa prima di andarsene per continuare il suo percorso. Al suo risveglio Naneh Sarma si rattrista per non essere riuscita a vedere il suo amato ma non si scoraggia perché sa che manca poco al prossimo 21 marzo, e così, con il cuore traboccante di speranza, ricomincia ad aspettare quel giorno…e, come ben sappiamo noi uomini, per occupare il tempo si rimette a “spolverare via la pioggia” e nella frenesia dei suoi gesti “a rompere le gemme preziose dei suoi gioielli in tanti chicchi di grandine”!

Non conoscevamo questo racconto iraniano che con la grazia di Elham Asadi, che ha condiviso con il suo pubblico uno dei racconti che sua nonna le faceva nelle sere d’inverno, e le raffinate illustrazioni di Sylvie Bello, ci ha a dir poco incantato! Che aspettate allora?
Proponete in casa una magnifica storia poetica che sappia spiegare ai vostri figli il ciclo delle stagioni ma ancor di più il significato dell’amore e la capacità di saper aspettare, sempre e comunque, anche quando, una volta desti, si può rimanere delusi per un attimo perché “bisogna saper aspettare e per saper aspettare basta sapere perché si aspetta”.

Buon weekend a tutti e buone letture dai vostri bibliotecari, anche perché, detto tra noi, meglio un bel libro tra le mani che uno straccio per le pulizie di primavera!!!

Parole chiave: saper aspettare, yin e yang, incontri sognati, incanto del tempo
Età di lettura: dai 6 anni