La grande fabbrica delle parole

di Agnès de Lestrade

Buon fine settimana, cari piccoli lettori del nostro #Appendilibri!

Tenetevi pronti: questa settimana vi portiamo in un paese immaginario, conosciuto come il paese dove si trova la grande fabbrica delle parole!

Avete mai pensato a come sarebbe il mondo se le persone per parlare dovessero comprare le parole? Se non potessero esprimersi ogniqualvolta lo volessero? Se dovessero aspettare i saldi per fare scorta di parole? Vogliamo essere maliziosi e pensare che forse qualcuno sta pensando che a volte sarebbe meglio così! 

Però sarebbe anche un mondo grigio, senza colori, senza schiamazzi di bimbi, senza serenate, senza tifi, senza risate… inimmaginabile! Eppure un paese così esiste: ce lo raccontano Agnès de Lestrade e Valeria Docampo nel loro delicatissimo albo illustrato edito da Terre di MezzoLa grande fabbrica delle parole”. Qui infatti le persone parlano poco perché per poter pronunciare le parole, infatti, devono comprarle e inghiottirle. La grande fabbrica delle parole lavora incessantemente, di giorno e di notte e dai suoi macchinari escono tutte le parole di tutte le lingue del mondo!

Ma… attenzione! Le parole non hanno tutte lo stesso valore: quelle più importanti costano parecchio e di certo non tutti possono permettersele! A volte, chi non ha abbastanza soldi, fruga nei cassonetti della spazzatura, ma purtroppo nei cestini si trovano solo parole poco interessanti (come “carabattole” o “fichi secchi”). Oppure si attendono con trepidazione i saldi di primavera quando si possono comprare parole in offerta speciale ma anche in questo caso si trovano, il più delle volte, parole che non servono a un granché: che farsene infatti di parole strane come “ventriloquo” o “filodentro”?

Gli abitanti di questo bizzarro paese sono ormai abituati a vivere così e si sono anche attrezzati con piccoli retini acchiappafarfalle per cercare di acciuffare le parole che a volte si vedono volteggiare nell’aria!

Le cose però si complicano quando in ballo ci sono i sentimenti e pochi soldini per comprare tutte le parole che servirebbero per esprimerli. Il piccolo Philéas è infatti innamorato della bella e dolce Cybelle, che domani compie gli anni. Come regalo, vorrebbe poterle dire “ti amo”, ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio per poterlo fare! Può permettersi soltanto “ciliegia, polvere, seggiola” e un sorriso come buongiorno!

Al contrario, lo spavaldo e arrogante Oscar, nemico di Philéas, appartiene a una famiglia molto ricca e, anche lui innamorato di Cybelle, può dire alla bambina: “Ti amo con tutto il cuore, mia Cybelle. Un giorno, lo so, noi ci sposeremo”.

Philéas al mattino si precipita dalla bella Cybelle con il suo regalo ma alle spalle della ragazzina c’è già Oscar con il suo bel discorso già pronunciato ma… sarà stato sufficiente per conquistare il cuore di Cybelle?

Per scoprirlo, vi aspettiamo in biblioteca dove potete trovare questo meraviglioso albo illustrato, che vi conquisterà con la sua dolcezza e con la sua tenerezza! Vi aspettiamo il prossimo venerdì con un nuovo #Appendilibri da scoprire insieme.

Parole chiave: a cercar le parole, ancora, ciliegia, guardiamoci
Età di lettura: da 5 anni