In mezzo scorre il fiume - Norman Maclean

La nostra recensione

“In mezzo scorre il fiume”, il tardivo esordio dell’autore americano Norman Maclean, ha rappresentato una piacevole sorpresa per i partecipanti del nostro Gruppo di Lettura. Questo romanzo autobiografico, basato sui ricordi di una giovinezza trascorsa tra i fiumi e le montagne del Montana, ha emozionato i lettori con la descrizione di un rapporto tra due fratelli, Norman e Paul, caratterialmente diversi eppure uniti da un forte legame e dalla passione comune per la pesca. La partenza è stata per tutti faticosa: i dettagliati e ripetuti riferimenti all’attività della pesca a mosca sono stati un vero scoglio da superare per i lettori che però sono stati ampiamente ripagati nella seconda parte del libro. Dal momento in cui la trama si ampia, concedendo spazio al resto della famiglia Maclean, il racconto si fa più caldo, profondo e coinvolgente. Il legame che unisce i due fratelli è evidente nonostante le molte diversità: Norman, il fratello maggiore, serio e responsabile, è sposato ed è un lavoratore diligente; Paul, al contrario, è fonte di continua preoccupazione per la sua famiglia. Amante delle belle donne, del gioco d’azzardo e dell’alcol, il giovane Maclean finisce spesso per essere coinvolto in risse nei bar locali, dovendo richiedere l’intervento del fratello per toglierlo dai guai. In qualcosa però Paul è un vero maestro: nessuno sa pescare a mosca come lui. Tutta la sua bellezza risplende nel momento in cui si immerge nelle acque del tumultuoso Blackfoot River e muove con grazia perfetta la lenza descrivendo cerchi nell’aria. Norman ama partecipare alle battute di pesca assieme al fratello e, da lontano, ne ammira, probabilmente con una punta di gelosia, tutta la maestria. I lettori del nostro gruppo hanno apprezzato molto la descrizione del rapporto tra i due fratelli. In poche pagine l’autore riesce a trasmettere tutta la complessità di un legame fortissimo, che però contiene al suo interno anche invidia, rancore e incomunicabilità. I genitori di Norman e Paul, pur nel limitato spazio loro dedicato, sono rimasti impressi con il loro umanissimo senso di protezione verso il figlio più fragile ma più dotato in quella che per loro (soprattutto per il padre reverendo presbiteriano) è una vera forma d’arte e di meditazione religiosa. “In mezzo scorre il fiume” potrebbe sembrare un libro solo al maschile, eppure le donne che fanno capolino nella storia sono tutte figure forti e determinanti nella vita dei loro uomini. La moglie, la cognata e la suocera di Norman, tutte di orgogliosa origine scozzese, sembrano temprate da tempo immemore all’abitudine di togliere dai guai i loro mariti, figli e fratelli, con pazienza e decisione, regalando al lettore più di un sorriso. In conclusione, il libro scelto questo mese dal Gruppo di Lettura potrebbe sembrare davvero una di quelle storie in cui non accade nulla e invece, a conti fatti, è un libro ricco di tanti temi importanti: la nostalgia, l’amore fraterno, l’incomunicabilità, il bisogno di protezione, la spiritualità e, su tutto, la forza e la maestosità della natura.