Una donna quasi perfetta - Madeleine St. John

La nostra recensione

Giudizio praticamente unanime del gruppo di lettura ma sfortunatamente negativo per il romanzo di questa scrittrice australiana trasferitasi successivamente nel Regno Unito. Il suo spaccato della società britannica non ha convinto nessuno dei/delle lettori/lettrici. La scrittura scorrevole sembra essere l’unico merito per un libro che non ha lasciato traccia alcuna nella sua insipienza e banalità. Lo si legge tutto d’un fiato ma non lascia il segno. Solo un paio di lettori hanno evidenziato l’originalità del romanzo per aver focalizzato l’attenzione su una storia di ordinaria meschinità con tutti i sotterfugi e le ipocrisie di una società apparentemente perbenista. Il personaggio maschile ne esce completamente svuotato di ogni caratteristica positiva, non solo per il tradimento ma per la totale assenza di sentimenti e per l’eccessiva arroganza e supponenza. Lydia è stata definita da tutti i partecipanti l’unica figura realmente onesta e autentica e inoltre ben delineata nel romanzo. Ci è sembrato che il titolo originale "A pure clear light" non sia stato reso altrettanto efficacemente in italiano. Tutti concordi infine sul fatto che il racconto si snoda come una sceneggiatura degli anni 50.