Resta con me - Elizabeth Strout

La nostra recensione

Il libro “Resta con me”, della scrittrice statunitense Elizabeth Strout, è stato recensito positivamente dalla quasi totalità del nostro gruppo di lettura. In tanti abbiamo ammesso la difficoltà iniziale provata nel conoscere gli abitanti di West Annett, una piccola comunità rurale del New England di fine anni Cinquanta. La tragicità del tema trattato, il lutto per la morte di una giovane moglie e madre, il clima ipocrita e conformista che sembra pervadere la cittadina e la complessità delle relazioni tra i personaggi, inizialmente hanno spiazzato molti lettori, che però hanno visto la loro iniziale fatica ripagata da una trama che si fa pian piano sempre più coinvolgente. Tyler Caskey è il protagonista del romanzo, un giovane e carismatico pastore che inizialmente affascina la comunità con la sua innata capacità oratoria e i suoi modi impeccabili. Al suo fianco c’è Lauren, l’amatissima, bella e sensuale moglie, che così poco sembra avere in comune con le mogli di West Annett. Lauren suscita da subito invidie e pettegolezzi ma Tyler sembra non accorgersi di queste piccole malignità e preferisce riversare tutta la sua attenzione sulla fede che, con passione travolgente, cerca di trasmettere parola dopo parole, sul suo gregge di fedeli. Ammirato dagli abitanti di West Annett, sposato con una donna bellissima e padre di due incantevoli bambine, Tyler prova spesso quella “Sensazione” speciale che lo fa sentire in armonia con Dio e il mondo. Tutto va in frantumi il giorno in cui Lauren muore e ogni singola parte della vita del reverendo Caskey viene travolta. Tyler si scopre all’improvviso incapace di predicare, comincia ad accorgersi di tutte le piccole cattiverie dette alle sue spalle, soffre in silenzio di fronte alla freddezza e all’ipocrisia della madre e guarda impotente la sua famiglia disfarsi pian piano. Non ci sono eroi in questa storia: ogni personaggio ha segreti da nascondere, traumi del passato che non riesce a superare, frustrazioni quotidiane che cerca di arginare con pettegolezzi e meschinità. Ma è proprio nel momento in cui ogni speranza appare perduta e Tyler si mostra davanti tutti nella sua debolezza che giunge il momento della rinascita. I lettori hanno interpretato il pianto inarrestabile di Tyler sul pulpito della sua chiesa come i primi gemiti di un neonato che viene dato alla luce: da questo momento inizia la lenta rinascita del protagonista. Affrontando l’ingerenza della madre, riunendo la sua piccola famiglia, difendendo apertamente la figlioletta e dandosi finalmente il tempo di vivere il lutto per la sua terribile perdita, Tyler lentamente diventa un uomo nuovo. In questo bellissimo romanzo corale sono tanti i personaggi che hanno colpito il nostro gruppo di lettura: prima tra tutti la piccola Katherine, chiusa in un ostinato mutismo che suona come un appello disperato che nessuno riesce a cogliere. Ma anche i personaggi più negativi riescono a suscitare, se non comprensione, almeno un barlume di compassione. È questo è forse il miracolo più grande di “Resta con me”: messo a nudo di fronte al lettore, ogni personaggio risulta vulnerabile e imperfetto ma sempre capace di una, almeno parziale, redenzione.