La capitale - Robert Menasse

La nostra recensione

Un libro difficile, quello di Menasse, soprattutto in partenza, per l'intrecciarsi di molteplici storie che man mano prendono forma. Lo sfondo è un delitto che non si deve svelare né investigare ma l'interesse del lettore viene ben presto catturato dalle dinamiche politiche, economiche e personali all'interno dell'Unione Europea che sono inedite e coinvolgenti, creando non poche inquietudini. Si fa strada l'impressione che l'Europa sia solo un involucro in cui le azioni non si concretizzano per un fine collettivo, ma per interessi personali o nazionalistici. Senza contare l'arrivismo e la corruzione dei protagonisti disposti a vendersi a qualsiasi prezzo pur di raggiungere posizioni ambite e privilegiate. Significativo il progetto culturale per il cinquantesimo anniversario, l'idealismo iniziale di chi lo sviluppa e lo scontro a livello politico e personale che si viene poi a creare. Sarcastico, a volte ironico, non riesce però a catturare fino in fondo il lettore per la mancanza di scorrevolezza e linearità. Forse il libro risente della serietà e gravità di un'analisi spietata per poter essere letto con leggerezza o gustato fino in fondo come fiction letteraria. A parte una lettrice che lo ha particolarmente apprezzato, tutti gli altri hanno espresso vivaci riserve.