Città del capo - Va tutto bene, signor Field

Va tutto bene, signor Field di Katharine Kilalea

Città del Capo è l’affascinante meta della #ValigiadelLettore di questa settimana.
In una splendida villa affacciata sul mare, costruita come una copia della celebre Villa Savoye di Le Corbusier, il signor Field cerca un rifugio in grado di ridargli un po' di serenità.
La sua folgorante carriera di pianista ha subito una drammatica battuta d’arresto dopo che un incidente d’auto gli ha provocato la frattura del polso. Ora, privato della passione che ha dato un senso a tutta la sua vita, trascorre le sue giornate fissando il mare argenteo fuori dalle enormi vetrate in uno stato di perenne estraniamento dalla realtà. Nemmeno la fuga esasperata dell’affettuosa e fedele moglie Mim riesce a scuoterlo dal torpore in cui è sprofondato.
Mentre le stagioni mutano e la rigogliosa natura sudafricana sembra l’unica cosa viva, nella quotidianità del signor Field qualcosa cambia. La vedova dell’architetto che aveva progettato la villa, Hannah Kallenbach, nonché sua vicina di casa, diventa l’unico scopo di ogni sua giornata: con lei inizia dapprima un dialogo interiore, immaginandone i movimenti mentre scruta le finestre della sua casa ma ben presto le sue attenzioni diventano una passione crescente, tale da fargli capire che esiste ancora qualcosa per cui vale la pena tornare a vivere.
Mettiamo in valigia una rivista di architettura, come quella che il signor Field amava svagatamente sfogliare, senza rendersi conto che una delle case ritratte su quelle pagine sarebbe diventata il luogo in cui avrebbe abbattuto i legami col passato per ricominciare a vivere.