Zanzibar - Cuore di ghiaia

Cuore di ghiaia di Abduirazak Gurnah

La #ValigiadelLettore di questa settimana ci fa approdare sulle bianche spiagge di Zanzibar. Sono gli anni Settanta e l’isola sta cambiando volto: celebrata l’indipendenza dal Regno Unito, il Paese deve velocemente cercare un nuovo equilibrio politico e sociale, mentre frotte di turisti giungono in massa sulle sue meravigliose coste. In questo paradiso tropicale vive il piccolo Salim, un bambino di sette anni, intelligente e amante dei libri. Salim conosce bene il carattere del padre, introverso e poco affettuoso, eppure è confuso e spaventato alla notizia della sua fuga da casa. Nessuno gli spiega perché il padre se n’è andato all’improvviso senza una parola, prova vergogna per questa assenza e il silenzio della madre non fa che peggiorare la situazione.

Per fortuna lo zio Amir, brillante ed estreverso, da poco diventato un importante diplomatico, diventa per lui un fondamentale punto di riferimento.
Molti anni più tardi, Salim ha l’opportunità di lasciare l’isola per frequentare il college a Londra. In questa metropoli fredda, ostile e affollata, Salim cerca con molte difficoltà di trovare il suo posto nel mondo.
 

Mentre muove i suoi passi incerti attraverso nella vita adulta, confrontandosi con l’amicizia, l’amore, la ricerca del successo e le delusioni che ne derivano, Salim sente crescere in sé la certezza di essere un esule in una terra straniera, consapevole al contempo della distanza incolmabile che ormai lo separa dalla sua terra natia.
In partenza per la splendida Zanzibar, mettiamo in valigia un cesto di vimini: è legato a quest’oggetto uno dei pochi ricordi che Salim ha del padre, dopo essersi allontanato dalla casa di famiglia. Quand’era bambino, Salim era solito recarsi presso il piccolo appartamento in cui si era rifugiato il padre per consegnargli un cesto pieno di viveri, consapevole che non era lecito chiedere nessuna spiegazione, nessun chiarimento, per quello che ai suoi occhi di bimbo era un abbandono terribile.