Congo - Peperoncino

Peperoncino di Alain Mabankou

Come ogni mercoledì torna l’appuntamento con la #ValigiadelLettore che, questa settimana, tocca il terreno africano facendoci ritrovare in Congo.

In questo romanzo, l’autore del libro, Alain Mabanckou ritorna nel paese della sua infanzia, e sa perfettamente coniugare e raccontare l’ingenuità e la lucidità di ragazzi orfani e di strada con la visione della vita dei grandi.
Nell’orfanotrofio di Loango Mosè cresce con tre certezze: il suo nome non abbreviato è uno dei più lunghi di tutto il paese; il suo migliore amico Bonaventure; le due ore settimanali con Papà Moupelo, che è per i ragazzi un punto di riferimento, tra balli e tradizioni sono l’unico divertimento in quel luogo tanto noioso e inquadrato.
Iniziò la Rivoluzione socialista e ci furono molti cambiamenti sia nel paese, sia nell’orfanotrofio che resero la vita all’interno insopportabile, cosicché Mosè, convinto da una coppia di gemelli più grandi, con cui formerà in seguito una banda, approfittando del loro perfetto piano di fuga, decise di scappare lasciandosi alle spalle alcuni punti di riferimento, tra i quali Bonaventure.
Raggiunta la tanto decantata Ponte-Noire, un giorno, s’imbatté in una donna che si faceva chiamare Mamma Fiat 500, questo incontro cambierà il suo destino. Peperoncino si affezionò molto a Mamma Fiat 500 e alle sue ragazze zairesi, tanto da abbandonare lo scapestrato gruppetto di banditi, guidato ormai interamente dai gemelli, per dedicarsi al suo nuovo lavoro.
Seguiranno altri eventi nella vita di Mosè, tanto da ritrovarlo ultraquarantenne, in uno stato che lasceremo scoprire al lettore.

In viaggio verso il Congo mettiamo in valigia del peperoncino, come richiamo al protagonista del libro che con le sue avventure ci permette di storia di un Paese che dopo anni di lotte vuole mostrarsi fiero della sua cultura e tradizioni.