Tangeri - Il miele e l'amarezza

Il miele e l'amarezza di Tahar Ben Jelloun

Con la #ValigiadelLettore questa settimana ci trasferiamo in Marocco e più precisamente a Tangeri, per fare la conoscenza di Mourad e della sua famiglia.

L’ultimo libro di Tahar Ben Jelloun “Il miele e l’amarezza” è un romanzo che ci permette di ascoltare il punto di vista di tutti i componenti della famiglia, ogni capitolo infatti è narrato in prima persona dal padre, dalla madre, dai figli e da Viad.

Il padre è un uomo ormai anziano e stanco della vita “Da quando sono andato in pensione, cerco di non morire. Mi chiedo perché resisto. Le mie gioie sono così rare. I miei ricordi sono stanchi e mi sforzo di non evocarli più, per non rifugiarmi in essi. Sto imparando a diffidarne”.

La madre, una donna maniaca della pulizia che combatte i demoni di una tragedia familiare di cui si sente in parte responsabile. Il loro amore ormai si è dissolto e sono uniti dal dolore e dall’odio.

La figlia Samia, sedici anni, sensibile e amante della poesia, la cui innocenza viene portata via dalla violenza di un professore pedofilo.

L’arrivo in famiglia di Viad, giovane immigrato arrivato in Marocco dalla Mauritania, è visto come una possibile rinascita e Viad viene trattato come un figlio da Mourad e Malika, ma dovrà fare i conti con il razzismo fra africani.

Come sempre Tahar Ben Jelloun, marocchino di nascita, ci porta a fare la conoscenza della cultura e della società della sua terra natale.

In valigia portiamo anche “Il secondo sesso” di Simone de Beauvoir, un libro che tratta la condizione delle donne nel mondo e che si rivela illuminante per la giovane Samia che lo legge di nascosto.