Pechino - Il mantello dell'invisibilità

Il mantello dell'invisibilità di Fei Ge

Eccoci pronti per svelare la destinazione della #ValigiadelLettore di questa settimana.
Preparatevi per un viaggio in una delle grandi capitali del continente asiatico: Pechino. È qui che vive e lavora il protagonista di questo romanzo, che già dopo poche pagine impariamo a conoscere, il signor Cui.
Quasi cinquantenne, senza figli e con poca iniziativa, l’uomo si guadagna da vivere nella Pechino del nuovo millennio assemblando stereo di alta qualità per professori saccenti e nuovi ricchi privi di qualsiasi genere di cultura: due categorie di persone che sembrano lo specchio di una Cina dinamica e arrogante, materialista e incapace ormai di valorizzare il proprio passato. Personaggi che non hanno nessun senso del valore della musica e del lavoro artigianale, ma che spendono cifre da capogiro per mettersi in mostra e ascoltare le ultime canzoni pop cinesi.
Nel fascino della musica classica e nella perfezione tecnologica dei raffinati apparecchi di riproduzione musicale sta l’unica via di fuga per il signor Cui, tecnico audio assillato dall’insoddisfazione per la sua vita, che gli è ormai sfilata via tra le mani.
Costretto a restituire alla sorella la casa dove abita sin dal divorzio, Cui si getta nell’ultimo grande affare che sembrerebbe permettergli l’acquisto di una dignitosa abitazione nelle campagne intorno a Pechino: dovrà allestire l’impianto più ambizioso e sofisticato della sua carriera per un misterioso magnate cinese.
Tuttavia sarà difficile rintracciare quest’uomo per terminare il pagamento promesso, come se il ricchissimo uomo d’affari indossasse un mantello dell’invisibilità. Seguirà un finale geniale che non può essere svelato.

L’oggetto da mettere in valigia non potrà che essere quindi un vinile di musica classica, uno dei pochi piaceri solitari rimasti nella vita del signor Cui, ormai irrimediabilmente distante da un Paese che appare interessato solo alla competizione sfrenata e alla ricerca continua del successo.