I Greenwood di Michael Christie

Questo mercoledì la #ValigiadelLettore ci porta in un luogo splendido e remoto: un’isola quasi incontaminata della Columbia Britannica, sulla costa occidentale canadese.
Attraversando cento anni di storia, faremo la conoscenza di una famiglia particolare, la cui esistenza è indissolubilmente legata alla foresta e agli elementi naturali.
In un futuro distopico, ma neanche troppo fantasioso, in cui il disboscamento selvaggio ha condannato gran parte del pianeta alla siccità e alla desertificazione, una piccola isola al largo della costa canadese è diventato un parco divertimenti di lusso per pochi fortunati ricchi che ancora possono permettersi qualche giorno nella natura incontaminata.
Lucinda “Jake” Greenwood, che curiosamente porta il nome dell’isola, lavoro proprio qui come guida naturalistica. Senza radici famigliari e senza legami col mondo esterno, Jake un giorno entra in possesso di un diario appartenuto alla nonna, un dono inatteso che le permette di ricostruire una parte importante della storia della sua famiglia.
Sembrerà di ripercorrere i vari anelli del tronco di un albero secolare, man mano che i personaggi e le vicende della famiglia Greenwood verranno alla luce. Scoprendo a ritroso la storia travagliata e appassionante della sua famiglia, Jake capirà che ciò che ha accomunato, nelle fortune e nei drammi, tutti i componenti della sua famiglia è stato il bosco. Con il loro respiro silenzioso, gli alberi hanno offerto riparo e protezione ma hanno anche custodito segreti, errori e delitti.
Nella nostra valigia, in partenza per la Columbia Britannica, mettiamo un ceppo di legno: ci ricorderà che la storia di una famiglia non si basa solo sui legami di sangue ma anche sul territorio in cui ha messo radici, e sugli elementi naturali che lo dominano, come ad esempio un meraviglioso bosco secolare.