Uruguay - Soldi bruciati

Soldi bruciati di Ricardo Piglia

Buenos Aires, 1965: un furgone portavalori viene assaltato da una banda di giovani malviventi. Si tratta di una brutta storia di poliziotti e politici corrotti: quel che è certo è che qualcosa va drammaticamente storto e la rapina finisce nel sangue.
Ma la nostra #ValigiadelLettore di questa settimana non ha come destinazione la capitale argentina, bensì Montevideo, in Uruguay. È qui che i ladri fuggono con l’intero bottino, scatenando una caccia all’uomo che si concluderà con un vero e proprio assedio in un appartamento del centro cittadino.
Trent’anni dopo l’accaduto Ricardo Paglia ha ricostruito la vicenda nei minimi dettagli: attraverso interviste, testimonianze, atti giudiziari e registrazioni, quelle giornate vengono rivissute ora dopo ora trasformando un’inchiesta giornalistica in un noir avvincente.
Con grande maestria Paglia tramuta i protagonisti di questo fatto di cronaca nera in personaggi letterari affascinanti e indelebili. Conosciamo quindi Malito e il Cuervo Mereles e poi i due “gemelli”, il Guacho Dorda  e il Nene Brignone, l’anima del banda.
In questo riuscitissimo romanzo che la critica letteraria ha già ribattezzato come l’equivalente latinoamericano a “A sangue freddo” di Truman Capote ci sono tutti gli elementi di una tragedia greca: la violenza, l’amore, il tradimento e la fuga disperata.

In partenza verso Montevideo ricordiamoci di mettere in valigia una cravatta, la più elegante possibile, per non sfigurare se dovessimo incontrare i “gemelli” Dorda e Brignone.