Berlino - Alzarsi

Alzarsi di Helga Schubert

La #ValigiadelLettore di questa settimana si apre con una fotografia sbiadita. La piccola Helga si rilassa su un’amaca nel frutteto della nonna assaporando una fetta di torta. È il primo giorno d’estate e la bambina respira una sensazione di libertà e di gioia inebriante.
Questa immagine tratta dai ricordi della celebre scrittrice tedesca Helga Schubert sembra perfetta per immergerci in una piacevole lettura estiva. Ma la foto è stata scattata nel 1947 nella Germania dell’Est. La guerra è finita da poco e le macerie sono ancora ovunque a testimoniare la tragedia enorme dalla quale l’Europa ancora fatica a riprendersi.
E le ferite non sono visibili solamente sugli edifici abbattuti dai bombardamenti e sui muri anneriti rimasti in piedi: sono anche, e soprattutto, negli animi delle persone.
Helga ha perso moltissimo a causa della guerra: il padre è stato ucciso da una granata sul Volga e la madre, poco affettuosa per indole, e provata dalla perdita, si è rinchiusa in sé stessa, dedicando alla figlia solo silenzi e freddezza.

Pagina dopo pagina, seguiamo Helga nella sua crescita fino all’età adulta, in cui la ritroviamo, donna colta e socialmente impegnata, psicoterapeuta e scrittrice, guardata con sospetto e sorvegliata costantemente dalla Stasi.
E infine quel memorabile 9 novembre in cui il Muro il Berlino crolla, Helga può celebrare questo momento tanto atteso mescolandosi alla folla festante.
Il memoir di Helga Schubert celebra il lato più personale e intimo della storia. Gli eventi memorabili del passato tedesco ed europea sono in questo libro rivissuti attraverso occhi di bambina, di ragazza e infine di donna adulta, cercando un modo per esorcizzare ferite che si ostinano a non voler guarire.

Preparando la nostra valigia per Berlino, ricordiamo di portare con noi delle mele. Ci ricorderanno i meli che crescevano nel frutteto dei nonni e che sostenevano l’amaca su cui Helga tanto amava dondolarsi da bambina.