Recanati - L'arte di essere fragili

L'arte di essere fragili di Alessandro D'Avenia

In occasione del duecentenario di una delle poesie più belle di sempre, la #ValigiadelLettore ci porta indietro nel tempo “a quando Leopardi ammirava l’infinito”.
Nella poesia – a partire da alcune esperienze sensoriali scaturite dal contatto con la natura – il poeta compie un’indagine interiore sullo spazio e sul tempo, sul passato e sul presente. Senza illusioni il mondo si spegne: tra queste l’infinito è la più bella, dal momento che permette di oltrepassare i confini angusti e opprimenti del reale. 
Ma soprattutto Leopardi è il poeta che attraverso i personaggi delle sue poesie – come Saffo e Bruto, Silvia e Nerina, il pastore errante e l’islandese – si pone domande importanti: esiste la felicità e come si può raggiungere? Come si riesce a cogliere la bellezza e a dimenticare il dolore? 
Queste domande dimostrano la grandezza del poeta: hanno un valore a-spaziale e a-temporale, sono le domande che l’uomo di ogni tempo nel corso della propria esistenza prima o poi si pone. In molti dall’Ottocento in poi colgono l’importanza di Leopardi; nei giorni più vicini a noi Alessandro d’Avenia scrive "L’arte di essere fragili: come Leopardi può salvarti la vita": il libro invita alla ricerca della felicità e delle passioni in grado di farci sentire vivi, proprio come succede a Leopardi quando compone una poesia. 
Recanati è la meta del nostro errare: questa settimana partiamo per la bella cittadina marchigiana, sospesa tra l’oro dei girasoli e l’argento del mare. In valigia non può mancare, insieme al libro di Alessandro D’Avenia, un souvenir dal gusto leopardiano, come il nostro bel segnalibro.