La sera sulle case di Eduard Von Keyserling

Immaginate fitti boschi innevati percorsi da eleganti slitte, uomini e donne aristocratici che, stretti nelle loro pellicce, si dirigono verso massicci castelli scuri appena visibili oltre le colline. Questo paesaggio fiabesco è la destinazione della #ValigiadelLettore di questa settimana.
Siamo in Curlandia, una regione storica parte dell’attuale Lettonia e, a pochi mesi dallo scoppio della Grande Guerra, il vento del cambiamento comincia a soffiare anche in questo angolo d’Europa in cui l’aristocrazia locale vive in un clima di immobilità ormai ostinatamente fuori dal tempo.
La giovane baronessa Fastrade von der Warthe torna nel castello di famiglia per accudire il padre malato e, insieme ai paesaggi fatati della sua infanzia, ritrova anche un mondo decadente e ripiegato su se stesso che si ostina a negare ogni cambiamento. La manciata di castelli che occupano la vallata e le famiglie aristocratiche che li abitano sono tutto l’orizzonte attorno al quale si svolge la vita di quel luogo e nessuno pare voler ammettere le crepe che si stanno insinuando sulle mura delle loro dimore e nelle loro vite.
Un giorno la baronessa Fastrade incontra il giovane rampollo Dietz von Egloff, un ragazzo inquieto con il vizio del gioco da tavolo e i due iniziano una frequentazione romantica che incrina i rapporti tra le famiglie e tra le varie generazioni.
Lo scrittore Eduard von Keyserling faceva parte della stessa piccola aristocrazia decadente che ha descritto in questo raffinato romanzo. Pubblicato nel 1914, “La sera sulle case” ha raccontato con maestria ed eleganza un mondo ormai estinto fatto di inviti formali, balli, valletti e camerieri annoiati, in cui i padri sono rassegnati al lento declino e i figli non sono abbastanza forti per immaginare un futuro diverso.
In partenza per la Lettonia è consigliabile portare con noi una calda pelliccia, accessorio indispensabile per ogni nobile che volesse affrontare piacevolmente un viaggio in slitta nei freddi inverni lettoni.