Parigi - Tarendol

Tarendol di René Barjavel

In occasione della festa più romantica dell’anno la nostra #ValigiadelLettore non può che fare tappa nella città dell’amore per eccellenza. Parigi ci attende per incantarci con i colori, i profumi e la bellezza della sua primavera. Ma è il 1943 e il conflitto che sta insanguinando l’Europa fa sentire i suoi echi non solo nella capitale francese, sconvolta dalla miseria dell’occupazione, ma anche nelle cittadine vicine.
In una di queste località di campagna, tra le mura di uno studentato, il giovane Jean Tarendol si sta preparando a sostenere gli esami finali. Orfano di padre e di provenienza contadina, il ragazzo sa che da questo esame dipende il suo futuro e la possibilità di trasferirsi a Parigi per proseguire gli studi.
Un giorno però il suo sguardo si posa su Marie, figlia della direttrice della scuola femminile, e un sentimento nuovo e incontrollabile sconvolge la sua placida esistenza.
Mentre la passione nasce tra i due ragazzi, una terribile denuncia alla Gestapo mette in serio pericolo la vita di Jean che è costretto a fuggire. La ragazza decide di seguirlo, intenzionata a vivere fino in fondo un amore osteggiato con forza dalla sua famiglia. Dopo un lungo girovagare i ragazzi giungono a Parigi, dove Jean trova lavoro in una tipografia e per i due innamorati sembra aprirsi la speranza di una normalità.
Ma la guerra irrompe di nuovo nella vita di Jean e Marie, con il suo carico di bombe, violenza e miseria.
Quale importanza può avere una storia d’amore tra adolescenti, nel momento in cui la guerra infuria?
«Se il mondo può scomparire in una scintilla, allora dobbiamo amare ancora più forte». Questo è il messaggio che Barjavel ha voluto trasmettere con questo libro, pubblicato nel 1946, nell’immediato dopoguerra, ma ancora dolorosamente attuale.

In partenza per la capitale francese portiamo con noi un fiore che ci ricordi la bellezza della primavera ormai imminente.
Sotto il terreno ancora ghiacciato piccoli germogli stanno pulsando di vita attendendo pazientemente il calore primaverile per fiorire; allo stesso modo, nonostante l’orrore e la distruzione causati dalla guerra, ci saranno sempre ragazzi che proveranno per la prima volta l’ebbrezza dell’amore, riportando in vita la speranza nel futuro, nonostante tutto.