Longarone - Il saldatore del Vajont

Il saldatore del Vajont di Antonio G. Bortoluzzi

In memoria delle vittime del disastro del Vajont, questa settimana la nostra #ValigiadelLettore ci porta a Longarone, all’ombra della diga che ancora oggi si erge in mezzo alle montagne. Il protagonista del romanzo, ambientato ai giorni nostri, lavora da trent’anni in fabbrica e con i colleghi partecipa alla visita guidata alla diga, ne percorre le gallerie e i cunicoli scoprendo i meccanismi di un’opera grandiosa ed avveniristica. Intrecciando la rievocazione del drammatico evento con la sua storia personale, il saldatore riflette sulle ragioni del profitto e dell’interesse che hanno portato ad una tragedia che si sarebbe potuta e dovuta evitare. L’autore ci racconta la storia che tutti conosciamo da un’altra angolazione, concentrandosi soprattutto su quanto è accaduto prima di quella terribile notte, sulla costruzione di un’opera imponente, simbolo di un’Italia all’avanguardia, che non è stata nemmeno scalfita dalla forza travolgente dell’acqua che ha seminato morte e distruzione. Il protagonista, operaio esperto di cantieri, abituato a pensare alla propria vita di uomo comune in relazione agli eventi quotidiani e famigliari, dovrà confrontarsi con un’esperienza potentissima e collettiva, prestando ascolto alle voci delle vittime ma anche a quella degli abitanti di tutta la Valle del Piave, testimoni di una immensa catastrofe. Pervade tutto il libro un senso di profonda ingiustizia, di sfiducia nella politica che ha sacrificato migliaia di vite umane in nome dello sviluppo del Paese. La rabbia e il dolore ancora appartengono non solo ai sopravvissuti, a coloro che hanno perso tutto quella notte, ma anche a chi il racconto del Vajont l’ha solo ascoltato o letto, con l’amara consapevolezza che ancora oggi persistono falsità e menzogne sull’intera tragica vicenda.

Mettiamo in valigia un vecchio orologio puntato sulle 22.39, l’ora in cui un’onda di cinquanta milioni di metri cubi scavalcò la diga abbattendosi sull’intera vallata sottostante.