E l'amore anche ha bisogno di riposo di Drago Jancar

La #ValigiadelLettore questa settimana ci conduce in un periodo drammatico della storia europea. È il 1944 e la pittoresca città slovena di Maribor è stata annessa al Terzo Reich e occupata dalle truppe naziste.
Sulla città martoriata piovono le bombe e la popolazione è costretta a subire anche un durissimo affronto alla sua identità culturale con l’imposizione della lingua tedesca e la messa al bando dello sloveno.
In una città ormai irriconoscibile, ribattezzata dal Reich Marburg an der Drau, si aggira Sonja, una giovane studentessa di medicina, in pena per la sorte del fidanzato Valentin, in arresto da mesi, accusato di far parte della Resistenza armata slovena.

Sonja ad un tratto sente una voce famigliare tra la folla: non ha dubbi, è quella di Ludek, un caro amico d’infanzia, ora fervente nazista e membro delle SS. Sonja sa che il destino di Valentin è appeso ad un filo e che un colpo di penna potrebbe salvarlo dalla deportazione e dalla morte.
Decide di compiere un gesto estremo chiedendo aiuto a Ludek, in nome della vecchia amicizia che li legava.

Ma per una richiesta così delicata c’è un altissimo prezzo da pagare.

Valentin si scoprirà improvvisamente libero ma nel cuore continuerà a portare il dubbio atroce che Sonja possa aver sacrificato sé stessa per dargli la libertà e deciderà di riprendere la via delle montagne e della lotta armata rimettendo a grave rischio la sua vita.

Nel bellissimo libro di Drago Jancar c’è spazio per tutto: gli eventi e i drammi della Grande Storia ma anche l’intimità e lo struggimento di persone normali messe di fronte a scelte estreme.

Partiamo per Maribor portando con noi la poesia di Goethe “Gefunden”, in lingua tedesca ovviamente. Con questi versi Valentin aveva infatti informato la sua fidanzata della sua decisione di allontanarsi da lei e di unirsi alla Resistenza: “Ich ging im Walde / so vor mich hin / und nichts zu suchen / das war mein Sinn” (Nel bosco tanto per fare / da solo me ne andavo / e non cercare niente / questo era il mio scopo).